"La leggenda del pianista sull'Oceano", Aula di Musica, vuota

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view post Posted on 22/6/2009, 16:51
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Alexander Montalban


Era primo pomeriggio e come sempre le lezioni non erano iniziate.
Abbandonato il libro che stavo leggendo in camera, avevo anche abbandonato la mia solitudine, spinto da una voglia sorda di suonare.
Silenzioso come un fantasma, ero passato fra i vari e affollati corridoi dell'orfanotrofio per giungere nell'Aula di Musica ancora vuota.
Vedere il bel pianoforte a coda che si trova qui è sempre un emozione per me; non tanto da strapparmi un sorriso, ma abbastanza da farmi accellerare il battito.
Mi accostai, passando lentamente una mano sopra i tasti coperti. Alzai il nero coperchio, spostando anche il morbido panno rosso che si trovava sotto.
Mi accomodai sopra lo sgabello e iniziai a suonare, così, senza seguire uno spartito, suonando quello che mi suggeriva il momento e la mia mente.
Tuttavia, mi ero stupidamente scordato la porta dell'aula aperta, ma me ne scordai subito, assorbito dalla mia musica.
 
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altereg,
view post Posted on 22/6/2009, 17:33




Hachie Kojou
Ero annoiata così prima di andare a lezione decisi di fare un giro per l'orfanotrofio.
Girando mi sono ritrovata nel piano dove vi era l'aula di musica.
Una lenta melodia echeggiava nel corridoi proveniente dalla stanza. Seguendo la musica vidi che l'aula aveva la porta aperta e spinta dalla curiosità entrai, vedendo un ragazzo dai lunghi capelli biondi suonare concentrato.
Camminai silenziosamente fino a ritrovarmi dietro di lui.
Chiusi gli occhi per seguire meglio le note proveniente dal piano e senza neanche accorgermi mi misi a cantare seguendo il suono delicato del pianoforte a coda.
 
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,bunko
view post Posted on 22/6/2009, 19:20




,bunkodubois
Avevo appena finito la mia lezione di canto, e stavo camminando con la borsa in spalla per i corridoi luminosi della scuola; gente che andava, gente che veniva.
Sentii una lieve voce provenire da un'aula in fondo al corridoio che stavo attraversando, e la musica di un piano.
Quando ne fui di fronte, vidi una ragazza dai lunghi capelli rosso chiaro, la voce era sua, mentre un ragazzo che suonava, biondo, e bizzarro. Doveva essere l'aula di musica, dato che c'erano molti altri strumenti addossati alle pareti, pochi banchi, e qualche scaffale di libri, e spartiti.
Rimasi un attimo ad ascoltarli, con aria impassibile; lui era molto bravo come pianista, e la voce di lei non era niente male.
Ebbi una lieve curiosità per i libri posti alle pareti, così entrai, li oltrepassai, come se non ci fossero davvero, e poggiai la borsa su un tavolo. Controllai i vari spartiti, più o meno vecchi, e quando trovai quello che faceva per me, me lo misi nella borsa. Mi voltai a guardare il piano, avrei tanto voluto fermarmi per suonarlo, e sgranchirmi le noche delle dita, ma non davo spettacolo di fronte a due sconosciuti, anche se non me ne sarebbe importato troppo.


SPOILER (click to view)
ragazze, si segue l'ordine preciso per postare dato che siamo in più di due:
alexander > hachie > bunko
 
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view post Posted on 22/6/2009, 20:49
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Alexander Montalban


Non sentii subito quella lieve voce che mi seguiva, che seguiva le mie note, cantando senza parole.
Ma quando lo feci, quando me ne accorsi, mi interruppi, in un modo così brusco che le note risuonarono in una cacofonia da far tappare le orecchie.
Tolsi le mani dai tasti e mi voltai a guardare chi si fosse intromesso nella mia solitaria sonata.
Vidi due ragazze, una più bassa e una più alta: una che mi stava quasi dietro, che dedussi fosse quella che cantasse; l'altra che più che guardare me o l'altra ragazza, guardava il piano.
Le fissai entrambe interrogativo, senza parlare, domandandomi cosa ci facessero lì, mentre il mio sguardo non le fissava molto cortese.
 
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altereg,
view post Posted on 22/6/2009, 21:45




Hachie Kojou


La melodia del piano si era bruscamente interrotta lasciandomi la mia voce a mezzaria.
Aprì gli occhi e vidi che il ragazzo che suonava che mi fissava male. Alzai il volto e vidi che nella stanza era entrata un altra ragazza.
Era una situazione parecchio imbarazzante e mi trovavo leggermente nel panico.
Guardai la ragazza dai capelli lunghi e setosi ed successivamente il piano e capìì il suo forte desiderio di suonare.
 
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,bunko
view post Posted on 23/6/2009, 07:39




,bunkodubois
Il ragazzo si fermò di colpo, facendo sì che il piano lasciasse cadere alcune note purtroppo molto male; si voltò verso la ragazza che cantava e mè, e prese a fissarci come fossimo aliene. Dal canto suo, la ragazza sembrava quasi in imbarazzo, mentre richiamava la sua voce.
Mi venne quasi da ridere, ma mi limitai a tenere alto lo sguardo e a rispondere a quello del ragazzo. Che cosa voleva? Non era mica sua l'aula.
Doveva esserci un altro piano in quella scuola. Mi misi la borsa in spalla, E mi voltai di nuovo ad osservare il ragazzo. «Ti dispiace per caso, farmi suonare due minuti?» E magari se ve ne andate mi fate un altro favore? Il mio tono di voce era sempre lo stesso, senza emozioni, o almeno quella punta di vanità che c'era sempre.
In fondo dovevo solo sgranchirmi le dita.
 
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view post Posted on 23/6/2009, 12:16
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Alexander Montalban


La mia attenzione fu catturata dalla ragazza più alta, dato che era quella che aveva parlato.
La scrutai attentamente, quasi ad imprimermi nella memoria i suoi tratti e ascoltai con attenzione le sue parole.
Feci spallucce, come a dire che non mi importava se suonava.
Mi alzai, pulii i tasti con il panno rosso, nel caso a quella ragazza avesse fatto senso che io li avessi toccati, e mi scostai dal piano.
Il mio pomeriggio di solitudine al piano era andato a farsi benedire.
Le sorpassai entrambe, continuando a fissarle, fregandomene se sembravo maleducato e andai verso la parete dove si trovava la ragazza più alta.
Mi ero accorto solo ora che era piena di libri e spartiti musicali. Grave da parte mia non averlo notato prima, come anche il fatto di non aver chiuso la porta.
Li scorsi con la punta di un dito, mentre il mio orecchio rimaneva vigile ad ascoltare ciò che facevano le altre due.
 
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,bunko
view post Posted on 23/6/2009, 20:31




,bunkodubois
Il ragazzo fece un gesto di indifferenza, alzando le spalle. Alzai un sopracciglio; continuava a sembrarmi alquanto strano.
Fece per pulire i tasti, e la cosa mi diede fastidio: non pensavo mica che avesse la lebbra; ma lasciai stare, recuperai la borsa in spalla, e feci falcai l'aula.
Non diedi spiegazioni del perchè me ne fossi andata; avrei voluto suonare certo, ma si stava facendo tardi, e volevo andare a mangiare qualcosa prima di andare alla festa dell'estate dell'orfanotrofio.
Così me ne uscii, senza nemmeno salutare, e me ne andai verso la mia stanza.

SPOILER (click to view)
ragazze vi lascio libere per la band. ;D
 
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view post Posted on 23/6/2009, 21:12
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Alexander Montalban


Seguii con lo sguardo la spilungona andarsene.
Non che me importasse, ma sembrava infastidita da qualcosa e di fretta per qualcos'altro
Improvvisamente mi balzò alla testa che oggi era la giornata in cui si sarebbe svolta la festa d'Estate dell'istituto.
Me lo ricordavo perchè avevo letto un volantino in cui cercavano un batterista per completare la band della scuola.
Avevo deciso che, nonostante fossi un pricipiante, volevo vedere quanto potevo essere bravo con la batteria. E se l'esibirmi in pubblico mi avrebbe causato qualche forte emozione o no.
Misi al loro posto gli spartiti che stavo visionando e anche io mi diressi verso la porta. Tuttavia mi fermai sulla soglia, voltandomi verso l'altra ragazza rimasta nella classe.
«Non vieni alla festa?» chiesi, piano, aspettando poi una sua risposta.
 
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altereg,
view post Posted on 26/6/2009, 12:46




Hachie Kojou



Osservai le seguenti scene seguenti in silenzio ed impassibilità. Quando vide che il ragazo puliva il ianoforte con un panno rosso mi diede fastidio e decisi di dirigermi verso l'armadio dove avevo riposto qualche giorno fa degli spartiti per la chitarra
Alla domanda del ragazzo non vieni alla festa mi girai e li risposi con un accenno.
«Però devo passare per il dormitorio un attimo» Detto questo prese gli spartiti e mi dirigei verso la porta.

 
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view post Posted on 26/6/2009, 14:59
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Alexander Montalban


Annuii, mentre anche io mi dirigevo verso l'uscita dell'aula.
Non vedevo l'ora di poter incontrare le ragazze che, a quanto mi ricordavo, aveva appeso il volantino che reclutava i membri per la band.
Mi fermai a prendere qualche spartito che mi sarebbe tornato utile per l'esibizione live alla festa e uscii dall'aula.
Direzione: lago e festa d'Estate dell'Istituto Baudelaire.
 
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