La notte., Privata.

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Souseiseki
view post Posted on 30/6/2009, 13:24




Nel lungo corridoio l'unico rumore udibile erano dei passi. Passi lenti,di chi cammina curiosando in giro.
Il rumore dei miei passi erano in contrasto con il posto deserto.
Poi mi fermai. Osservai attentamente una porta grande,anzi,grandissima,quasi venni sopraffatto dalla sua imponenza.
La spinsi piano piano,facendola scricchiolare.
Appena entrato il mio sguardo fu subito attratto dalla grandissima vetrata da cui si poteva vedere la bellissima notte che dominava il cielo.
« Wow » esclamai,con gli occhi che riflettevano la luna,che si ergeva imponente in mezzo alle piccole stelle che brillavano,in contrasto con il cielo blu scuro.
Appoggiavi le mani alla vetrata e rimasi lì,stupito e meravigliato,a guardare la notte.
 
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view post Posted on 30/6/2009, 14:21
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Era da un po' che non esploravo la scuola. Appena arrivata ero già stata così occupata con le lezioni serali, le prove con la band, il concerto alla festa e con lui. Non aveva pensato al mio principale obbiettivo. Quindi, quella notte, in assenza di sonno, decisi di riprende la mia missione segreta. Con passi veloci ma silenziosi come quelli di un ninja, mi aggiravo per la scuola mescolandomi con le ombre senza farmi vedere da nessuno per paura di una noiosa punizione. Superai il teatro, il grande salone e la mensa. Il mio sguardo cadde improvvisamente su un grande portone che attirò la mia attenzione, o melgio un inquietante scricchiolio che proveniva da quel portone. Sbarrai gli occhi. Le cose inquietanti non mi piacevano per niente, no no, non mi piacevano affatto. Anzi mi spaventavano, a dir poco. Vidi una figura scivolare all'interno della grande sala. La mia curiosità e la paura combattevano rendendomi indecisa su un punto di vitale importanza: seguire il presunto fantasma, o scappare a gambe levate e non tornarci mai più.
Indietreggia si qualche passo, scossi e il capo ed entrai di corsa dentro la sala. Quello che mi aspettava, fu uno spettacolo terrificante. Una spaventosa figura, stava di fronte alla grande vetrata della sala, che dava sul giardino e sulla notte che ci circondava. Cominciai a tremare, quanto odiavo l'essere così fifona, non si addiceva a me! Prima facevo le stronzate, e poi mi ritrovavo a scappare da un fantasma! Mi salirono le lacrime agli occhi « U-u-un.. UN FANTASMA! » urlai con tutta la voce che possedevo, svuotando i polmoni carichi d'aria.

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Souseiseki
view post Posted on 30/6/2009, 17:30




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Ero così intento ad ammirare la luna che non mi accorsi che nella stanza entrò una ragazza.
Me ne resi conto solo quando ella urlò a squarciagola:UN FANTASMA!
Mi voltai di scatto,spaventato dall'impovviso suono agghiacciante.
« Dove? » chiesi allarmato,visualizzando ogni minimo dettaglio di quella stanza a velocità record.
Mi fermai,soffermandomi sulla bella ragazza dai capelli neri,e poi capii a chi si stava riferendo.
« Oh,no-no. »dissi in tono rassicurante,nel tentativo di fare calmare la ragazza.
« Non sono un fantasma. Sono un ragazzo della scuola » dissi,sorridendo divertito.


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view post Posted on 30/6/2009, 19:24
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Non sono un fantasma. Sono un ragazzo della scuola. sembrava divertita, il fantasma, mi prendeva in giro per caso? « Non mi imbrogli Signora Fantasma! » gli puntai un dito contro il viso « Lo so benissimo che sei un fantasma! » annuii decisa e convinta di quello che stavo dicendo « Altrimenti come li spiegeresti questi capelli argentanti e questa pelle così candida... » pian piano il mio tono deciso cedette ad uno più dubbioso mentre guardavo la ragazza con uno sguardo ricco di curiosità. « Aspetta, hai detto che sei un ragazzo? » chiesi marcando bene la o finale che distingueva due parole così simili, costringendo quella che avevo pronunciato per prima ad essere maschile e quella che credevo fosse il fantasma, femminile. Alzai un sopracciglio « Sembri una ragazza... » mormorai ancora più dubbiosa di prima.
Non feci in tempo però, ad asciugarmi le lacrimuccie che mi erano salite agli occhi per colpa di quel fantasma, che già me le ritrovavo al loro posto. S-s-sto parlando con un fantasma. « Ma tu sei un fantasma! » urlai di nuovo facendo un salto all'indietro per allontanarmi dal fantasma. Il grande portone scricchiolò alle mie spalle, immobile Mio, immobile, un brivido mi salì lungo la schiena e una brezza gelida mi smosse i capelli. « UN ALTRO FANTASMA! » urlai nuovamente, senza neanche accorgermene aggrappandomi all'altro fantasma. Quando realizzai di stare attacata al primo fantasma mi scostai da lui, anzi, saltai letteralmente più lontana possibile da lui. « FANTASMA! » urlai ancora una volta indicando il ragazzo di fronte a me.

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Souseiseki
view post Posted on 1/7/2009, 06:43




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Prima la ragazza mi scambiò per ragazza. Poi continuò con la sua tesi sul fantasma. Non so come me la ritrovai addosso,poi si allontanò di tutta corsa.
Poi un pensiero alquanto turbolento mi attaraversò la mente. "Ci sentiranno!" pensai, "Sentiranno la ragazza urlare,verranno subito qua, e poi finirò in punizione per colpa di questa qui!".
La parte più fredda di me,quella che io avevo chiamato ormai "parte uomo" si fece strada verso di me,e con uno scatto felino mi ritrovai dietro la ragazza ad una velocità innaturale.
Cercai di tapparle la bocca.
« Shhh » sibilai,intimandole di fare silenzio. Restai fermo,così,attaccato alla ragazza,con cuore che batteva a mille,cercando di percepire ogni minimo movimento proveniente dal corridoio.
« I fantasmi sono trasparenti » sussurrai,sempre con la faccia rivolta alla grande porta della sala,facendole notare che io riuscivo benissimo a tapparle la bocca.
Nessun passo. Nessun rumore.Lasciai la ragazza e mi allontanai da lei.
« Scusa per la reazione » mormorai,mentre la parte più gentile di me riprendeva possesso del corpo.
« Mi dispiace tanto! E' che secontinuavi a urlare in quel modo ci avrebbero scoperti e ci avrebbero messo in punizione! » mi giustificai,con una faccia triste.
« N-Non è colpa mia se sono nato così... » dissi,facendo spallucce.

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view post Posted on 1/7/2009, 10:06
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Con un movimento veloce, mi fu dietro, e una mano finì sulla mia bocca per farmi stare zitta. Mugugnai qualcosa che sarebbe dovuto essere un 'lasciami', poi abbandondai l'impresa di parlare e stessi ad ascoltare le sue parole. I fantasmi sono trasparenti. e lui riusciva benissimo a tapparmi la bocca, e poi, anche solo per un attimo mi ero aggrappata a lui se passarli attraverso, quindi non poteva essere un fantasma. Ma poteva essere qualcuno di altrettanto spaventoso, altrimenti come si spiegava il fatto che era li a quest'ora della notte? Forse per il tuo stesso identico motivo? Ah giusto, grazie altra Me. Prego Me.
Dopo che il ragazzo si du assicurato della nostra incolumità, riguardo ad eventuali rumori nel corridoio, mi lasciò andare scusando per la reazione. Scossi velocemente il capo accennando ad un sorriso « Scusa me, ma sono estremamente fifona. » dissi mentre il sorriso si trasformava in una smorfia imbarazzata e la mano destra andava a finire dietro la nuca. « E scusa per averti scambiato per una ragazza, ma sei così.. » lo fissai dritto negli occhi per qualche secondo « Sei così carino! » chiusi gli occhi e agitai le mani chiuse in due pugni vicino al viso. Aprii gli occhi, e il mio sguardo si posò su una figura nera vicino alla grande finistra, fuori in giardino, probabilmente era un gufo o qualcosa del genere, ma non ci feci caso. Se fossi stato un gatto mi si sarebbero drizzati tutti i peli sulla schiena, sgranai gli occhi, corsi in un angolo della sala e mi ranicchiai su me stessa con le lacrime agli occhi. « Non ho visto nulla, non ho visto nulla, non ho visto nulla, non ho visto nulla.. » continua a ripetere senza fermarmi neanche per una volta, sottovoce. Giuro, giuro solennemente sul Dio Latte che non sarei mai più uscita dalla mia camera di notte, se non accompagnata da qualcuno.

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Souseiseki
view post Posted on 1/7/2009, 14:15




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Arrossii al complimento della ragazza. "Ormai ci sono abituato" pensai. Poi la ragazza corse in angolo della camera,si rannicchiò sè stessa e cominciò a ripetersi Non ho visto nulla- Autoconvincimento.
La guardai,senza capire,e lentamente mi avvicinai alla piccola figurina spaventata,con passo lento e felpato.
Con estrema calma,mi inginocchiai davanti a lei. Avevp visto tante persone piangere,non mi faceva impressione,nè curiosità, vedere quella povera ragazza gemere.
« Cos'è che non hai visto? » chiesi,fissandola,osservando il suo corpicino fremere di paura.
Mi dispiaceva vederla così. "Forse ha paura del buio" pensai,visto la sua precedente dichiarazione del suo essere fifona.
"Ma perchè va in giro di notte se ha paura del buio?" mi chiesi,sempre più assorto nei miei pensieri. Il pensiero non era congruente a quello precedente. Non era logico.
Ritornai alla realtà,alla figurina che cercava di autoconvincersi di non aver visto niente.
« Tranquilla,qualunque cosa sia ci sono io! Non sembra,ma me la cavo nel combattimento. Oppure ti porto via da qui a tutta velocità,sono molto agile! » dissi,mettendole una mano sulla testa per tranquillizzarla,chiedendomi cosa avrebbe potuto vedere di così spaventoso quella ragazza.


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view post Posted on 1/7/2009, 21:58
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Mi chiese cosa non avevo visto. Ma non sapevo neanche io cosa non avevo visto! E non m'interessava neanche saperlo, facendomi quella domanda peggiorava ulteriolmente le cose, e non andava affatto bene. Maledetta la mia impulsività e la mia curiosità che va sempre in contrartro con la mia assurda codardia.
Una sua mano sulla mia testa, cerò di rassicurarmi appena con dolci parole: Tranquilla, qualunque cosa sia ci sono io! Non sembra, ma me la cavo nel combattimento. Oppure ti porto via da qui a tutta velocità,sono molto agile! spostai il mio sguardo dal vuoto al suo viso con una faccia imbronciata, sebravo proprio una bambina capricciosa che si lamentava di essere la migliore o si vantava di saper fare ciò che anche il ragazzo sapeva fare: « Ehi, guarda che io sono una campionessa statale Giapponese di arti mariziali miste. » gli feci una linguaccia. Però dovevo ringraziarlo per avermi aiutata a scacciare via l'immagine di quella cosa scura nel giardino dell'istituto, via dalla mia mente e dai miei pensieri. Stupido uccelloogufooqualunquecosatusia dei miei stivali!
Mi sollevai da te con un grande salto, dopo essermi guardata intorno molto accuratemente, per vedere se c'erano eventuali fantasmi o altri mostri di qualunque altro tipo possibile ed inimmaginabile. Tornai al ragazzo, e con un piccolo inchino - educazione giapponese - mi presentai a lui: « Io sono Mio, scusa il disturbo. » piegai la testa su un lato e sorrisi, ancora leggermente innervosita dagli sbuffi di vento che entravano dalle grandi finestre della sala. Quasi inconsciamente mi avvicinai a lui, non mi sentivo al sicuro da sola, dopo tutto quel trambusto.
« Tu, allora, che fai? » chiesi, mentre ogni tanto lanciavo qualche furtiva occhiata in giro per la stanza. Gli posi quella domanda, non tanto per farmi gli affari suoi, ma semplicemente per sapere se doveva restare in quel posto ancora per molto, perchè non mi sarei staccata da lui per nessun motivo al mondo.

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Souseiseki
view post Posted on 2/7/2009, 08:14




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Sorrisi di nuovo: quella ragazza era così...divertente! Si presentò con un leggero inchino,e poi mi chiese che cosa stessi facendo.
« Piacere,Mio » dissi,facendo un inchino a mia volta.
Avevo come l'impressione che la ragazza si andasse avvicinando a me,come se avesse paura a restare da sola.
"La paura fa fare brutte cose" pensai automaticamente.
Lo si capiva dal suo sguarda che stava letteralmente muorendo di paura,visto che gettava sempre occhiate furtive alla grande sala.« Sono solito a uscire di notte » dissi « E' l'unico momento in cui la scuola è silenziosa e si possono ascoltare i sospriridella Terra,senza che nessuno ti disturbi ».
"E mi piace guardare la notte dal vivo o da grandi vetrate,non dalla piccola finestra del dormitorio" continuai nella mia mente,senza però dirlo ad alta voce.
Ora che il carattere "kawaii" prendeva possesso della mia mente,cominciai a sentirmi un pò a disagio a stare da solo insieme ad una ragazza. E non capivo neanche il perchè. Arrossì leggermente sulle guance,cercando di guardare la luna piena.
« Questa deve essere la sala da ballo! » esclamai,cercando di interrompere quel fastidioso silenzio che era crollato tra me e la ragazza,mi metteva ancora più a disagio.
...ma che cosa andavo dicendo? Mi sentivo come se il cervello si era momentaneamente annebbiato, che avesse messo un grande cartello che recitava:Chiuso per ferie.
Respirai profondamente. Avevo bisogno solo di calmarmi. Mi sentii molto ma molto scemo in quel preiso momento.
« Emh...tu invece che ci fai qui? Una ragazza non dovrebbe andare in giro la notte. » dissi,provando a fare parlare la ragazza dai lughi capelli neri.
« N-Naturalmente non dico che tu non ti sappia difendere -sono sicuro che sei più forte di me!- ma ci sono tipi poco raccomandabili nella scuola ancora più forti di me e di te. » dissi,facendo un mezzo sorriso scemo,pensando alla reazione della ragazza quando aveva detto che c'era lui a proteggerla.
Ora sì che si era rovinato. La ragazza avrebbe sicuramente pensato che sono un povero scemo che non riesce ad articolare una frase compiuta senza contraddirsi. Stupendo,la più bella notte che io avessi mai potuto immaginare!


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view post Posted on 2/7/2009, 09:09
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I sospiri della Terra, in piena notte, era più inquietante di tutto il resto messo insieme. Però, il resto della frase che proferì, notando evidentemente che mi avvicinavo a lui, perchè mi guardava in un modo strano, bah, i maschi chi li capisce. Senza che nessuno mi disturbi. Oh. Io, l'avevo disturbato. Ma chi se ne importa! Non devo morire di paura. Cavolo, ma che cosa mi era saltata in mente? Stavo ancora vivendo la sbornia di due giorni fa? No, no, ero semplicemente toccata di testa dalla nascita. O forse ero caduta dalla culla da piccola.
Il mio sguardo continuava a vagare da una parte all'altra della grande sala, che il ragazzo definì come sala da ballo, cercando di interrompere il fastidioso e imbarazzante silenzio che era caduto fra di noi. Però, dopo qualche altro frettoloso sguardo in giro, finì sui liniamenti del ragazzo alla luce della luna. Così delicati, sembrava davvero una ragazza. Ma era così carino! Okay, basta Mio, piantala. In fondo, tu hai quasi Chars, cioè, uffa, che confusione! Non stavamo mica insieme, però io volevo che fosse mio. Il mio egoismo era incontrollabile, ma in ogni caso, nulla mi impediva di fare pensierini sugli altri, certo, non me lo poteva impedire nessuno. Ma, ovviamente, io neanche ci pensavo ai ragazzi, la ferita che mi aveva fatto Lui, ancora sanguinava.
Ehm.. Tu che ci fai quì? Una ragazza non dovrebbe andare in giro la notte. lo guardai storto, aprii la bocca per ribattere prontamente ma lui mi anticipò subito: N-naturalmente non dico che tu non ti sappia difendere - sono sicuro che sei anche più forte di me! - ma ci sono tipi poco raccomandabili nella scuola ancora più forti di me e di te. il mio sguardo divenne dubbioso, ma che stava dicendo? Si stava preoccupando per me? O forse stava solo cercando di rimandarmi nella mia stanza per restare un po' da solo - cosa che non sarebbe riuscito a fare in ogni caso, perchè non mi sarei mossa da li da sola neanche a pagarmi - ?
« Prima di tutto, io sono una che non scappa mai. » dissi con un'aria leggermente fiera, solo dopo qualche secondo pensai a ciò che avevo detto « C-cioè, di fronte a persone in carne e ossa, intendevo.. » arricciai le labbra con un espressione poco convinta dalle mie parole, certo non scappavo se si trattava di combattere con dei ragazzi, e certamente se erano dell'istituto, ma se in quel momento si fosse presentata in di quelle situazioni, credo sarei morta di paura. « E comunque sono quì, perchè non riuscivo a dormire. Volevo andare in mensa. » mi giustificai subito, cancellando quell'espressione poco convinta dal mio viso per lasciare spazio ad un'altra leggermente arrogante.

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Souseiseki
view post Posted on 2/7/2009, 09:50




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Mio era pensante. Molto pensante. Cercai di decifrare il suo sguardo: probabilmente pensava a qualche ragazzo.Magari era fidanzata e non le sembrava onesto stare da sola con unragazzo sconosciuto nel bel mezzo della notte. "In effetti non è etico" pensai, e non riuscii a trattenere una piccola risata. Scrollai le spalle e ascoltai la ragazza. Io sono una che non scappa mai disse con aria fiera. E comunque sono qui perchè non riuscivo a dormire. Volevo andare in mensa. si giustificò. « Mensa? » feci eco io,poco convinto. Che ci va a fare in mensa di notte? Aveva ancora fame a quest'ora? Mi venne il vomito solo al pensiero di un pò di cioccolata. Mangiavo relativamente poco,e quel poco mi bastava per farmi stare sazio anche per due giorni consecutivi.
« Ci andavi per mangiare... o dovevi incontrare qualcuno? »chiesi. Non volevo stuzzicarla,anzi,l'idea non mi attraversò la mente,la mia era semplice curiosità.
« Non che voglia essere ficcanaso...anche se in effetti lo sono stato con quella frase... ma è strano che qualcuno voglia mangiare a quest'ora » dissi,con un'aria tra il dispiaciuto e lo sconcertato.
« O forse è solo strano per me... » sussurrai,quasi a pensando tra me.
Stanco di stare alzato,mi sedetti sul pavimento delicatamente,per non disturbare la calma che regnava in quella sala.
"Chissà com'è esere innamorati" pensai,guardando il viso della ragazza,anche se quel pensiero si dissolse nel nulla in pochi secondi. Non me n'era mai importato nulla dell'amore,e non intendevo interessarmi a quel particolare sentimento.

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view post Posted on 4/7/2009, 14:27
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A me non sembrava tanto strano, fare uno spuntino di mezzanotte. Forse perchè mangiavo come un maiale, a volte mi chiedevo davvero come facssi a mantere la mia linea: metabolismo veloce. Ci andavi per mangiare.. o per incontrare qualcuno? lo guardai leggermente storto, avvicinandomi a lui con un passo veloce. « Cosa cerchi di dire con questo? » strinsi gli occhi ad una fessura, e lo guardai leggermente incuriosita, e forse anche leggermente arrabbiata. Mi allontanai voltando il capo dalla parte opposta alla sua, mettendo sulle labbra la perfetta imitazione di un broncio, quelle delle bambine capriccioso che vogliono mangiare un lecca-lecca, ma la madre glieglo impedisce, oh, il classico. « Volevo solo bere un po' di latte.. » boffonchiai con aria seccata.
Mi voltai di nuovo verso di lui, puntandogli un dito contro il viso di scatto, a pochi centimetri dal suo naso. « E tu cosa stavi facendo? Cercavi i segreti della scuola, vero? Cercavi di scoprire il nascondiglio del vero fantasma! » domandai con tono accusatorio. Chiunque vedendomi, avrebbe pensato che stessi scherzando, in realtà ero estremamente seria, e ancora spaventata dai sospiri del vento fuori dalla scuola e dentro. « Non m'inganni così facilmente, sai! » gli feci una linguaccia questa volta indispettita.

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Souseiseki
view post Posted on 4/7/2009, 20:45




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La ragazza prima sembrò offesa dal suo ragionamento. Allora lo strano sono io che non mangio mai la notte. E tu cosa stavi facendo? Cercavi i segreti della scuola,vero? Cercavi di scoprire il nascondiglio del vero fantasma! disse con tono accusatorio,puntando un dito contro il mio naso. Non m'inganni così facilmente,sai! disse ancora,facendomi una linguaccia.
« Segreti?Fantasmi?Non so di che parli... » dissi,sincero,abbassando lo sguardo. « Perchè mi accusi in codesto modo se io non ho colpa di nulla? » replicai,in tono piagnucoloso,come quando un cane uggiola quando ha fame e se prova dolore.
Odiavo quando mi accusavano di cose che non avevo fatto. Ingiustizia. Ingiustizia. INGIUSTIZIA.
« Perchè dovete sempre accusarmi di cose che non faccio? » sussurrai,con il tono che si andava incrinando,sempre più lamentoso.
« Perchè? Perchè? P E R C H E' ? » ripetei,urlando l'ultima parola,mentre un'orda di vecchi ricordi si aprirono nella mente,riaprendo ferite che dovevano restare cicatrizzate. Mi raggomitolai su me stesso,tenendomi la testa fra le mani,con le lacrime agli occhi colmi di terrore,tremando come una foglia,uggiolando come un cagnolino bastonato.


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view post Posted on 31/7/2009, 23:23
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Lo guardai stupida, aveva una doppia personalità o cosa? Gli tappai la bocca prima che potesse finire di urlare l'ultimo 'perchè?' « Mi sembra che sei tu che vuoi farci scoprire. » scossi il capo e sbuffai. « Non c'è bisogno di urlare in questo modo. Adesso se mi prometti che starai zitto, ti lascio andare. »
lasciai il suo viso e la mia mano tornò lungo il fianco, non aspettai nessuna risposta, piùttosto mi guardai intorno furtivamente per controllare se il suo urlo aveva svegliato qualcuno. E molto probabilmente lo aveva fatto, perchè sentivo dei pesanti e trascinati passi lungo il corridoio che portava alla sala da ballo, la sala dove adesso stavamo noi. Lo guardai preoccupata, e poi lo presi per mano trascinandolo dietro un divano che lasciava solo un piccolo spazzietto, tra il muro e quest'ultimo. Mi appiattii contro il muro più che potevo, un leggero rossore mi si dipinse sul volto per la vicinanza al ragazzo, ma dato il buio pesto non vedevo ad un palmo dal mio naso, di conseguenza lui non vedeva neanche il mio viso, e quindi il rossore sulle gote.
Mi misi in ascolto, ignorando il calore sulle guance, i passi si fecero man mano più vicini a noi. Poi si fermarono di colpo, sperai che chiunque fosse quella persona o qualcosiasi cosa, non ci trovasse. La prima volta me l'avevano fatta passare liscia, ma la seconda, di certo mi avrebbero messo in punzione, e non volevo passare come: l'allieva di Chars.
« Solo immaginazione.. » mormorò con un sospiro di rassegnazione, colui che doveva essere un professore, ce l'eravamo scampata bella. Si, al passato, perchè fortunatamente sentii i passi del professore allontanarsi, ma aspettai ancora un po' per uscire dal nascondiglio, solo per precauzione.

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Souseiseki
view post Posted on 1/8/2009, 14:11




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Mio mi tappò la bocca,lamentandosi che se continuavo ad urlare così ci avrebbero scoperti. E così fu. Ma io ero troppo occupato a uggiolare per ascoltare quello che diceva,per dare ascolto ai passi che mano a mano si facevano sempre più vicini al grande portone della sala da ballo. Mi prese per mano, e quel contatto improvviso mi fece calmare. Guardai la ragazza con un'aria sbigottita,di chi era stato a sognare tutto il tempo e in quel momento era appena tornato sulla Terra. Mi fece appiattire contro il muro,come lei. Lo spazio era angusto,però non mi dispiaceva affatto la vicinanza con la ragazza.
Solo immaginazione... sospirò rassegnato quello che doveva essere un insegnante o un guardiano della scuola.
"Non siamo stati scoperti" pensai,con il cuore che batteva forte per la paura. Appena sentii l'uomo uscire dal portone e allontanarsi,mi calmai,afflosciandomi nel piccolo spazio tra il muro e il divano come una bambola di pezza,tirando un sospiro di sollievo. Grazie alla mia magrezza,senza problemi uscii dallo spazietto,con la sensazione ti tornare a respirare dopo lunghi minuti di paura. Presi la mano della ragazza delicatamente,per poi spingerla dolcemente fuori dal nascondiglio.
« Mi dispiace » sussurrai,con voce alquanto sensuale,mentre il mio lato da "ragazzo figo" usciva fuori. « Alle volte perdo il controllo » continuai,a voce bassa,lasciando la ragazza e avvicinandomi alla grande vetrata della sala da ballo,che mandava strani ma bellissimi riflessi colorati in tutta la stanza. "Che bellissima sala..." pensai meravigliato.
 
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