~InformazioniGenerali ¬Nome:Sakura Nanako » Data di Nascita: 8/03/92 » Età: 17 anni » Sesso: Femmina » Stato Sociale: bassolocato, » Conoscenze: » Others:Un piccolo tatuaggio a forma di rosa sulla caviglia ~AspettoFisico ¬Altezza: 170 cm » Peso: 50 » Occhi:Blu » Capelli: Rosa *Sono abbastanza alta più o meno 1.70 cm e molto magra,il mio fisico è molto esile e poco adatto a fare grandi sforzi. Anche se mi alleno duramente a ginnastica artistica resto sempre molto magra e deboluccia. Forse è perchè non mangio molto,ma per questo non mi sono mai fatta dei problemi. I miei capelli sono di un colore particolare,rosa come quelli di mia madre. Pochi nella mia famiglia hanno preso questa caratteristica,di solito il colore che predomina è il nero. Anche gli occhi di solito sono scuri mentre i miei sono azzurri e anche questo l'ho ereditato da mia madre. Infatti mia sorella e mio fratello sono totalmente diversi da me,loro hanno dei bellissimo occhi color nocciola e i capelli scuri. Non penso di essere una brutta ragazza perchè ho sempre ricevuto moltissimi complimenti per il mio aspetto fisico qeuindi anche per i miei capelli "rosa",io li trovo fantastici e non li cambierei per niente al mondo. Ormai è come un modo per essere riconosciuta o per non essere confusa tra la folla. Tutti si ricordano di me e questo mi fa piacere. Ho una carnagione chiara e non divento più scura di così. Strano? Non me lo sono mai spiegata. Il mio look? Solitamente casual. Anche se ad ogni mio vestito ci do un tocco personale come un accessorio particolare o una spilla. Di solito indosso delle gonne e una magliettta normale di solito colorata. Non amo i vestiti troppo apparisceneti e i brillantini. » PhotoBook del PG: xxx ~Descrizione Caratteriale »Sono una ragazza molto sensibile e testarda. Devo avere sempre l'ultima parola su tutto e odio avere torto. Perchè io ho sempre ragione. Non acccetto le offese e invece di cercare di migliorarmi ascoltando consigli di solito mi offendo e tengo il muso per giorni. Ma per fortuna non ho solo difetti. Sono una buona amica e tengo molto alle persone che ho vicino come ad esempio mia sorella,la consolo e la aiuto sempre. Forse sono un po' troppo protettiva ma non mi dispiace. Sono una ragazza con i piedi per terra e faccio di tutto perchè il mio sogno di diventare una persona di successo si avveri. Cerco di superare ogni avversità e ostacoli a testa alta e non mi faccio illusioni. Sono abbastanza diffindente e al primo incontro con qualcuno tendo a non aprirmi troppo e mi chiudo a riccio. Sono molto riservata e cerco di non far trasparire con solo uno sguardo o un gesto i miei problemi che tengo per me e non rivelo a nessuno. Non voglio che qualcuno si preoccupi per me,infatti sono molto indipendente e supero tutti i miei ostacoli da sola e difficilmente chiedo aiuto a qualcuno. ~Biografia »Io e mia madre abitavamo in un piccolo paesino alla periferia di Tokio. Lì c'era solo campagna,vasti campi coltivati e molti animali. Per me era un paradiso. Certo non eravamo molto ricchi ma riuscivamo lo stesso a tirare avanti con la fattoria e qualche volta anche noi davamo una mano per quanto riguardava le faccende di casa o qualche rara ci occupavamo della cura degli animali. Più il tempo passava più il lavoro scarseggiava e nostra madre da sola non poteva fare molto. Avevamo solo lei. Nostro padre ci aveva abbandonato .Il suo abbandono per noi era stato un grande trauma ma pian piano eravamo riusciti a superarlo. Un giorno d'inverno lui venne da noi,io feci fatica a riconoscerlo era spettinato,i suoi vestiti erano sporchi,lui sembrava arrabbiato e confuso. Non mi sembrava lui,mi ricordavo poco di quell'uomo ma sapevo che era una persona molto dolce e intelligente.Ma quel giorno lui voleva dei soldi perchè non riusciva più a vivere,si vedeva lontano un miglio che era ubriaco. Io volevo vedere che stava succedendo,non capivo la sua rezione,il suo comportamento. Ovviamente noi non avevamo tutti quei soldi da dargli. Lui pretendeva troppo e minacciò Akiko dicendole che mi avrebbe portato con lui se non aveva quello che gli spettava. Io corsi in camera e chiamai la polizia ma lui riuscii a scappare.Non lo rividi più,forse si era spaventato o forse era morto. Ma quello che mi preccupava allora era mia madre,Akiko che era gravemente malata. Dopo l'arrivo di mio padre io che avevo solo 10 anni mi occupai di lei,era come impaurita da tutto e non potevo biasimarla. La portai in vari spedali ma non mi potevo permettere di andare di andare molto più lontano e quindi in questi piccoli ambulatori dalle stanze poco illuminate un signore con il camice bianco uscii e mi comunicò la notizia più brutta della mia vita. Non ce l'aveva fatta non era riuscita a sconfiggere quella malattia. E tutto era partito da lui,da quell'uomo. Mio padre,lo odiavo come non avevo mai odiato nessuno. Non piansi,ero troppo sconvolta. Quel dottore che era molto giovane mi portò all'rfanotrofio Baudlaire .